I disturbi d’ansia: di cosa si tratta? Come intervenire?

I disturbi d’ansia sono caratterizzati da due sintomi principali, rappresentati dalla paura e dalla preoccupazione eccessiva, presenti in tutti i sottotipi, che comprendono il disturbo d’ansia generalizzato, il disturbo da attacchi di panico, il disturbo d’ansia sociale e il disturbo post- traumatico da stress.

L’ansia (paura senza oggetto) può essere definita come un sentimento penoso di tensione interiore e di attesa di un pericolo vitale ma indefinito; va distinta dall’ansia normale (paura) che insorge invece in condizioni di reale pericolo e che ha il significato di massima attivazione psicofisica davanti all’emergenza.

Clinicamente può esprimersi con due modalità principali: manifestazione accessuale ad esordio improvviso (a tipo attacchi di panico) o stato cronico conseguente a una lunga evoluzione spesso a esordio infantile o adolescenziale (disturbo d’ansia generalizzato, disturbo d’ansia sociale e fobie specifiche più strutturate).

Disturbo da attacchi di panico

La caratteristica essenziale è costituita da imprevedibili ma ricorrenti attacchi di intensa ansia (panico) con inquietudine, scoraggiamento, disperazione fino al terrore per la paura di una catastrofe o di morte imminente. Tali accessi si accompagnano a disturbi somatici, variabili da individuo a individuo, ed espressione di una vera tempesta neurovegetativa: palpitazioni, dolore toracico, fame d’aria, capogiri, tremori, vertigini, spasmi gastrici o intestinali, ronzii auricolari, parestesie, visione offuscata, vissuti di irrealtà. I singoli attacchi durano in genere pochi minuti ma possono durare di più e tendono a ripresentarsi nuovamente, determinando spesso la paura persistente di avere un nuovo episodio.

Disturbo d’ansia generalizzato

La caratteristica essenziale è un’ansia generalizzata e persistente (liberamente fluttuante) che non insorge esclusivamente, né prevalentemente, in alcuna circostanza. Sono presenti stato di tensione, irrequietezza, irritabilità, attesa continua di un pericolo, timore e dubbi, incapacità di prendere decisioni. Spesso si associa a disturbi del sonno (difficoltà di addormentamento, incubi, risvegli precoci) e, transitoriamente, sintomi depressivi (umore triste, sentimenti di incapacità e ineluttabilità, astenia).

L’evoluzione dei disturbi d’ansia è molto variabile. In alcuni casi si ha un sensibile miglioramento o addirittura la guarigione spontanea. Più spesso tendono alla cronicizzazione, intervallata o meno da gravi recrudescenze di ansia acuta, in concomitanza con particolari eventi frustranti.
La complicanza più temibile e anche abbastanza frequente è l’evoluzione verso forme più stabili e strutturate (fobie, disturbi ossessivi, dissociativi, disturbi ipocondriaci e somatoformi).
I fattori che condizionano favorevolmente la prognosi sono la condotta terapeutica idonea (psicofarmacologica, meglio se associata a una psicoterapia), presenza di una situazione famigliare soddisfacente e stabilità dei rapporti interpersonali, non da ultimo la forza dell’Io e la motivazione al cambiamento.


In tutta la mia ormai lunga carriera ho aiutato molti pazienti ad affrontare e risolvere i problemi di ansia, per questo non esitare a contattarmi, senza nessun impegno: potremo decidere di lavorare insieme per risolvere questo problema.

Ricevo a Milano, a Spino d’Adda e a Crema.

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