Terapia di Gruppo Online: L’Arte della Guarigione Attraverso la Condivisione e l’Innovazione di Giancarlo Stoccoro

La telemedicina è una pratica utilizzata ormai da oltre il 50% dei medici specialisti in tele-consulto, per la discussione di casi clinici lontani uno dall’altro. Dopo l’avvento della pandemia vi è stato un notevole incremento anche delle visite a distanza che consente tempestivi interventi, la riduzione dei tempi di attesa e del ricorso ai pronto soccorso e all’ospedalizzazione.

In ambito psicologico, psicoterapeutico e psichiatrico le visite online sono ormai gestite da diverse piattaforme, intorno alle quali ruotano diversi giovani professionisti, spesso alle prime armi. Personalmente oltre a svolgere visite specialistiche, prescrivendo quando occorre una terapia psicofarmacologica associata alla psicoterapia relazionale, ho in corso psicoterapie di gruppo con giovani, accomunati da problematiche relazionali, disturbi d’ansia e tratti di personalità borderline, narcisistica o dipendente.

La terapia di gruppo online rappresenta sicuramente uno strumento d’elezione per vincere lo stigma, altamente curativa e più facilmente sostenibile rispetto alla terapia individuale. Viene garantito il rispetto alla privacy da un impegno formale di tutti i partecipanti, selezionati dal sottoscritto attraverso uno o più colloqui preliminari.

È in corso l’avvio di nuovi gruppi con persone più o meno giovani interessate a comprendere meglio il loro funzionamento e i loro bisogni attraverso i fattori terapeutici peculiari del setting gruppale (individuati dallo psichiatra-psicoanalista americano Irvin Yalom): infusione della speranza, universalità, informazione-guida, altruismo, ricapitolazione correttiva del gruppo primario familiare, tecniche di socializzazione, comportamento imitativo, apprendimento interpersonale, coesione, catarsi, fattori esistenziali. 

  • L’infusione di speranza avviene tra gli stessi membri del gruppo, che si incoraggiano a vicenda; l’universalità consiste nella percezione di poter condividere tutti i sintomi;
  • l’informazione deriva dalla natura plurima del gruppo, poichè la presenza di molti individui consente il chiarimento e l’acquisizione di nuove informazioni su molti problemi condivisi;
  • l’altruismo si sperimenta nella possibilità di essere reciprocamente di aiuto;
  • la ricapitolazione correttiva non è altro che la possibilità – attraverso il sottile gioco del transfert e controtransfert che si attiva all’interno della dimensione plurale – di rivivere scene e vissuti familiari e cambiarne il finale grazie all’apporto di un esperto terapeuta;
  • lo sviluppo di tecniche di socializzazione si attua grazie alla funzione di “specchio” rivestita dagli altri, che con le loro risposte ai nostri comportamenti ci inducono ad una maggiore autoriflessione;
  • il comportamento imitativo si innesca nel momento in cui si osserva e si prende come modello di riferimento del proprio agire i comportamenti, valutati positivamente, degli altri e del terapeuta;
  • l’apprendimento interpersonale è un processo di raggiungimento della consapevolezza attraverso l’autosservazione, la riflessione e il successivo cambiamento delle proprie modalità di interazione;
  • la coesione di gruppo è la percezione di trovarsi in un ambiente sociale di cui si fa interamente parte;
  • la catarsi è un tipo di liberazione che si esperisce attraverso l’immedesimazione nell’altro;
  • i fattori esistenziali non rappresentano un elemento di cambiamento, ma una base fondamentale da cui partire per vivere gli eventi avversi con maggiore serenità.

Giancarlo Stoccoro

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